Mayla ha da sempre una passione che ha tenuto celato ai più: ama il dolore e le attenzioni provocate da una caviglia rotta o slogata. Ama le stampelle e che la gente si prenda cura di lei. Ha scelto di aprirsi e parlare di questa sua passione con Ariane, una psicologa. Quest’ultima è sempre più convinta di essere riuscita a smussare questo lato della sua paziente fino ad oggi, giorno in cui, all’ennesimo appuntamento, Mayla, dopo essere stata invitata a entrare, si presenta visibilmente zoppicante. Mayla si è resa conto che ciò che davvero vuole non è gestire la sua passione, ma trascina...

Mayla ha da sempre una passione che ha tenuto celato ai più: ama il dolore e le attenzioni provocate da una caviglia rotta o slogata. Ama le stampelle e che la gente si prenda cura di lei. Ha scelto di aprirsi e parlare di questa sua passione con Ariane, una psicologa. Quest’ultima è sempre più convinta di essere riuscita a smussare questo lato della sua paziente fino ad oggi, giorno in cui, all’ennesimo appuntamento, Mayla, dopo essere stata invitata a entrare, si presenta visibilmente zoppicante. Mayla si è resa conto che ciò che davvero vuole non è gestire la sua passione, ma trascinare la sua psicologa con sé, per farle capire davvero cosa si provi. Mayla si siede su un divano e racconta che è stato un “incidente” Ariane chiede allora a Mayla di poter vedere il piede infortunato per verificare che non si sia fatta davvero male. Mayla glielo porge ed è così che la psicologa, dopo aver tolto lo stivale, si rende conto che la situazione non è delle migliori. Il piede è nero e Mayla è visibilmente dolorante. Con il suo piede tra le mani della psicologa, Mayla comincia a chiederle di muoverlo e se non lo trovi affascinante, che quel dolore è così forte, ma allo stesso tempo così piacevole e Ariane è sempre più coinvolta: guarda, domanda, tocca, muove il piede... ma con una scusa riesce ad interrompere l’incontro e far uscire Mayla. Chiudendo la porta Ariane tira un sospiro di sollievo per essere riuscita a resistere, mentre dall’altro lato Mayla sorride maliziosa. Passa qualche ora e Mayla rientra in studio: è in stampelle, la caviglia con molte fasciature che vanno da poco sotto le dita fino a sotto il ginocchio, quasi un gesso. La caviglia è rotta, dovrà essere ingessata e lei è felice e dolorante. Ariane la osserva e la vista di lei, in stampelle, con quella fasciatura la coinvolge come mai niente nella sua vita. La vuole per se, vuole toccare quel piede, lo vuole storcere ancora una volta, vuole osservare ancora una volta quelle espressioni così intriganti sul volto della propria paziente. Mayla si siede sul divano e comincia a provocare Ariane. È così che quando il coinvolgimento è al massimo, Ariane le chiede di provare lo stesso dolore, vuole anche lei sentire cosa si provi, Mayla allora prende il piede di Ariane e glielo storce, causando una slogatura per poi cominciare a leccarle il piede dolorante con sempre più passione e foga, dall'altro lato Ariane, con il piede di Mayla tra le mani, continua a muoverlo per causarle spasmi di dolore e guardarla eccitata. Mayla has always had a passion that she has kept hidden from most: she loves the pain and attention caused by a broken or sprained ankle. She loves crutches and having people take care of her. She has chosen to open up and talk about this passion of hers with Ariane, a psychologist. The latter is increasingly convinced that she has succeeded in smoothing out this side of her patient until today, the day when, during their appointment, Mayla shows up visibly . Mayla has come to realize that what she really wants is not to manage her passion, but to drag her psychologist along with her, to make her really understand what it feels like. Mayla sits on a couch and tells them that it was an “accident” Ariane then asks Mayla if she can see her injured foot to verify that she is not really hurt. Mayla hands it to her and that is how the psychologist, after removing the boot, realizes that the situation is not the best. The foot is black and Mayla is visibly sore. With her foot in the psychologist's hands, Mayla begins to ask her to move it and if she doesn't find it fascinating, that that pain is so strong, but at the same time so pleasurable and Ariane becomes more and more involved: she looks, she asks, she touches, she moves her foot... But with an excuse she manages to interrupt the meeting and get Mayla out. Closing the door Ariane breathes a sigh of relief that she managed to hold out, while on the other side Mayla smiles mischievously. A few hours pass and Mayla re-enters the studio: she is on crutches, her ankle with many bandages going from just below the toes to below the knee, almost a cast. The ankle is broken, it will have to be in a cast, and she is happy and sore. Ariane looks at her and the sight of her, on crutches, with that bandage engages her like nothing else in her life. She wants it for herself, she wants to touch that foot, she wants to twist it once more, she wants to observe once more those intriguing expressions on her own patient's face. Mayla sits on the couch and begins to provoke Ariane. That's how when the involvement is at its peak, Ariane asks her to feel the same pain, she also wants to feel that sensation, Mayla then takes Ariane's foot and twists it, causing her to sprain it and then begins to lick her aching foot with more and more passion and eagerness, on the other side Ariane, with Mayla's foot in her hands, keeps moving it to cause her spasms of pain and watch her aroused. THIS IS THE SECOND PART, FOR BUY FULL PART CLICK HERE FULL HD ITA