For a few days in my office I have a problem connecting to the internet so I decide to call a technician. He tells me that it most likely depends on the cables and therefore, armed with a screwdriver, he kneels under the desk to check. I sit at the computer to do my work, hoping not to bother him. He reassures me by telling me that he won't have it for long and that I can safely take care of my things. After a few minutes, however, I have the feeling that he touches my shoes. The second time I look under the desk I catch him in fragrant kissing my shoes! <...
ITALIAN LANGUAGE
For a few days in my office I have a problem connecting to the internet so I decide to call a technician. He tells me that it most likely depends on the cables and therefore, armed with a screwdriver, he kneels under the desk to check. I sit at the computer to do my work, hoping not to bother him. He reassures me by telling me that he won't have it for long and that I can safely take care of my things. After a few minutes, however, I have the feeling that he touches my shoes. The second time I look under the desk I catch him in fragrant kissing my shoes! Incredulous and angry I ask him what he is doing and he admits he had a moment of weakness. A moment of weakness says he ?! Now I fix him I think to myself. I make him lie on his stomach and start stepping on him. My heels sink and I remind him that he is in a position of inferiority not only because he is under me at the moment but also because of his social position as a simple worker. Having clarified this with my heels tucked into his belly, I go down and sit down, ordering him to stay where he is. Now it will also be my footrest and with the shoes so studded it will also hurt the face as well as the belly. I also take this opportunity to have him clean his soles and heels with his tongue. When I order him to take off his shirt he is surprised but obviously he executes. The reason is that I don't want him to have any protection when I get on top of him again to get some prints. And in fact, he suffers more with all my weight and shoes crushing him. I realize he can't take it anymore. I have my décolleté taken off, I step on him a little more, I sit on the desk and with my feet resting on him I ask him if it is now clear that he has to finish his work quickly. In a frightened tone he replies that he will. I sit back at the computer, with my legs crossed and my foot in sight as a sign of intimidation ...
INCAZZATA CON IL TECNICO FURBO
Da qualche giorno nel mio ufficio ho un problema di collegamento alla rete internet per cui decido di chiamare un tecnico. Mi dice che molto probabilmente dipende dai cavi e quindi armato di cacciavite si inginocchia sotto la scrivania per controllare. Mi siedo al computer per svolgere il mio lavoro sperando di non dargli fastidio. Mi tranquillizza dicendomi che non ne avrà per molto e che posso occuparmi tranquillamente delle mie cose. Dopo pochi minuti ho però la sensazione che mi tocchi le scarpe. Alla seconda volta che guardo sotto la scrivania lo colgo in fragrante nel baciarmi le scarpe! Incredula e incazzata gli chiedo cosa stia facendo e lui ammette di aver avuto un attimo di debolezza. Un attimo di debolezza dice lui?! Ora lo sistemo penso fra me e me. Lo faccio sdraiare a pancia in su e inizio a calpestarlo. I miei tacchi affondano e gli ricordo che si trova in una posizione di inferiorità non solo per il fatto di essere sotto di me in questo momento ma anche per la sua collocazione sociale di semplice operaio. Chiarito questo con i miei tacchi infilati nella sua pancia, scendo e mi siedo intimandogli di rimanere dov'è. Ora sarà anche il mio poggiapiedi e con le scarpe così borchiate avrà male anche al viso oltre che alla pancia. Approfitto anche per fargli pulire le suole e i tacchi con la lingua. Quando gli ordino di togliersi la maglietta è sorpreso ma ovviamente esegue. Il motivo è che non voglio abbia alcuna protezione quando salgo nuovamente su di lui per prendere delle stampe. E infatti soffre di più con tutto il mio peso e le scarpe che lo schiacciano. Mi rendo conto che non ce la fa più. Mi faccio tolgiere le décolleté, lo calpesto ancora un po', mi siedo sulla scrivania e con i piedi appoggiati su di lui gli domando se adesso è chiaro che deve finire il suo lavoro in tempi rapidi. Con tono impaurito risponde che lo farà. Mi rimetto seduta al computer, con le gambe accavallate e il mio piede in vista in segno di intimidazione...
