The fluorescent lights of the waiting room seem to pulse in time with my heart, which is beating a little faster than usual. I clutch the informed consent form, the words faded from constant rereading. I try to distract myself by looking at the other patients, but their tense faces only add to my anxiety.
My mouth is a desert, despite the constant sips of water I’ve taken to swallow the prescribed pills. I feel a lump in my throat, a harbinger of the PillCam that will soon explore my internal organs. I try to breathe deeply, to calm the whirlwind of thoughts crowding my mind.
I tell...

The fluorescent lights of the waiting room seem to pulse in time with my heart, which is beating a little faster than usual. I clutch the informed consent form, the words faded from constant rereading. I try to distract myself by looking at the other patients, but their tense faces only add to my anxiety.
My mouth is a desert, despite the constant sips of water I’ve taken to swallow the prescribed pills. I feel a lump in my throat, a harbinger of the PillCam that will soon explore my internal organs. I try to breathe deeply, to calm the whirlwind of thoughts crowding my mind.
I tell myself that it’s just a vore video, that millions of people do it every day without a problem. But the fear of being discovered is hard to tame. What will happen if she sees something strange?
My stomach clenches at the thought of the tube that will slide down my throat, exploring every corner of my digestive system. I try to visualize the endoscope as a benevolent explorer, looking for any problems to solve.
I hear my name called. It's my turn. I stand up, my legs a little shaky, and follow the nurse down the hall. The exam room is cold and sterile. I lie down on the table and there is the PillCam doing its thing. The image is crystal clear and beautiful. I love filming the whole thing while there is someone near me who doesn't know I swallowed this pill.
Look, I ate Sushi before I came here. Watch it move around in my stomach, you'll love it.

Le luci fluorescenti della sala d'attesa sembrano pulsare a ritmo con il mio cuore, che batte un po' più veloce del solito. Stringo tra le mani il modulo del consenso informato, le parole ormai sbiadite dalla continua rilettura. Cerco di distrarmi osservando gli altri pazienti, ma i loro volti tesi non fanno che aumentare la mia inquietudine.
La mia bocca è un deserto, nonostante i continui sorsi d'acqua che ho preso per inghiottire le pillole prescritte. Sento un nodo alla gola, un presagio della PillCam che presto esplorerà i miei organi interni. Cerco di respirare profondamente, di calmare il turbinio di pensieri che mi affollano la mente.
Mi ripeto che è solo un video vore, che milioni di persone lo fanno ogni giorno senza problemi. Ma la paura di essere scoperta è difficile da domare. Cosa succederà se vede qualcosa di strano?
Il mio stomaco si contrae al pensiero del tubicino che scivolerà lungo la mia gola, esplorando ogni angolo del mio apparato digerente. Cerco di visualizzare l'endoscopio come un esploratore benevolo, alla ricerca di eventuali problemi da risolvere.
Sento il mio nome chiamato. È il mio turno. Mi alzo, le gambe un po' tremanti, e seguo l'infermiera lungo il corridoio. La sala dell'esame è fredda e asettica. Mi sdraio sul lettino ed ecco la PillCam che fa il suo dovere. L'immagine è nitidissima e bellissima. Adoro filmare il tutto mentre c'è qualcuno vicino a me che non sa che ho ingoiato questa pillola.
Guarda ho mangiato Sushi prima di venire qui. Guardalo come si muove nel mio stomaco lo adorerai.